mercoledì 12 marzo 2014

"Trasformazione di Dafne in Lauro" di Giambattista Marino


Stanca, anelante a la paterna riva, 

qual suol cervetta affaticata in caccia, 
correa piangendo e con smarrita faccia 
la vergine ritrosa e fuggitiva. 



E già l’acceso Dio che la seguiva, 
giunta omai del suo corso avea la traccia, 
quando fermar le piante, alzar le braccia 
ratto la vide, in quel ch’ella fuggiva. 



Vede il bel piè radice, e vede (ahi fato!) 

che rozza scorza i vaghi membri asconde, 
e l’ombra verdeggiar del crine aurato. 



Allor l’abbraccia e bacia, e, de le bionde 

chiome fregio novel, dal tronco amato 
almen, se’l frutto no, coglie le fronde.


http://ivc2014.blogspot.it/2014/03/metamorfosi-di-unimmagine.html

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